TO HAVE A PIE IN THE SkY
19.11.2022 - 10.12.2022
Irene Mathilda Alaimo (2000, Roma), frequenta nel 2019 il primo anno di Pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Roma, per poi trasferirsi ad Urbino dove sta per concludere il triennio. La sua ricerca affronta le realtà quotidiane ed intime evidenziandone i tratti magici e rituali, attraverso un approccio multimediale. Per la sua prima mostra personale presso CONDOTTO48 presenta To have a pie in the sky, un progetto incentrato sull’utopica necessità dell’amore come presupposto per le civiltà umane.
Adorazione, affetto, affettuosità, amicizia, ardore, aspirazione, attaccamento, attenzione, attrazione, bellezza, bene, benevolenza, brama, calore, carità, cupidigia, cura, devozione, dolcezza, desiderio, fiamma, fuoco, generosità, interesse, legame, meraviglia, passione, predilezione, presenza, relazione, solidarietà, splendore, tenerezza, trasporto, vicinanza.
Le parole sono lo strumento culturale attraverso il quale le comunità cercano di indicare il più precisamente possibile quella serie di sensazioni naturali che le animano. Tuttavia, nonostante tante parole e sinonimi diano l’impressione di riuscire a cogliere l’esattezza di ciascuna sensazione, resta sempre un certo scarto, impossibile da colmare. A caratterizzare il nostro essere umani è proprio questa distanza, densa di sensazioni fisiche ed emotive, apparentemente incolmabile. E se è vero che questa tensione è rintracciabile in civiltà diverse a distanza di migliaia di anni, ha senso domandarsi se continuerà ad essere colta? Cosa arriverà, per esempio, dell’inno all’amore scritto da San Paolo ai Corinzi, a chi la ascolterà un domani lontano?
È anacronistico e, probabilmente, anche inflazionato parlare di amo (1). E tuttavia, a volte abbiamo la fortuna di imbatterci in certi pensieri e di cogliere qualcosa che ci appartiene, qualcosa a cui aspirare. Non tutti sapranno ascoltare e non tutti sapranno capire. Accade però che lo scarto tra parole ed emozione si riduca fino quasi a sparire, e nasce il bisogno di condividere il messaggio perché lo senti tuo, perché è necessario, perché è importante.
(1) Dall’esperanto “amore”
CS - To have a pie in the sky
**
Irene Mathilda Alaimo (2000, Rome), attended in 2019 the first year of Painting at the Academy of Fine Arts in Rome, and then moved to Urbino where she is about to achieve her BA. Her research deals with everyday and intimate reality highlighting its magical and ritual traits, through a multimedia approach. For her first solo exhibition at CONDOTTO48 she presents To have a pie in the sky, a project focused on the utopian need for love as a starting point for human civilizations.
Adorazione, affetto, affettuosità, amicizia, ardore, aspirazione, attaccamento, attenzione, attrazione, bellezza, bene, benevolenza, brama, calore, carità, cupidigia, cura, devozione, dolcezza, desiderio, fiamma, fuoco, generosità, interesse, legame, meraviglia, passione, predilezione, presenza, relazione, solidarietà, splendore, tenerezza, trasporto, vicinanza (1).
Words are the cultural tool through which communities try to indicate, as precisely as possible, the natural sensations that animate them. However, despite the fact that many words and synonyms give the impression of being able to grasp the accuracy of each sensation, a certain gap persists, and it’s impossible to bridge it. This distance, full of physical and emotional sensations, defines our being human beings. Since this tension can be traced in different civilizations thousands of years apart, does it make sense to ask whether it will continue exist? How will “the hymn to love” written by St. Paul to the Corinthians be perceived by those who will hear it in the remote future?
Talking about amo (2) is anachronistic and, probably, inflated. And yet, sometimes we are lucky enough to come across certain thoughts and to grasp something we feel it belongs to us, something to aspire to. Not everyone will know how to listen to it and not everyone will be able to understand it. Sometimes, by the way, we feel that the gap between words and emotion is reduced almost to the point of disappearing, and arises the need to share the message because you feel it is yours, because it is necessary, because it is important.
1 Italian synonims for “love”
2 From esperanto “love"
Adorazione, affetto, affettuosità, amicizia, ardore, aspirazione, attaccamento, attenzione, attrazione, bellezza, bene, benevolenza, brama, calore, carità, cupidigia, cura, devozione, dolcezza, desiderio, fiamma, fuoco, generosità, interesse, legame, meraviglia, passione, predilezione, presenza, relazione, solidarietà, splendore, tenerezza, trasporto, vicinanza.
Le parole sono lo strumento culturale attraverso il quale le comunità cercano di indicare il più precisamente possibile quella serie di sensazioni naturali che le animano. Tuttavia, nonostante tante parole e sinonimi diano l’impressione di riuscire a cogliere l’esattezza di ciascuna sensazione, resta sempre un certo scarto, impossibile da colmare. A caratterizzare il nostro essere umani è proprio questa distanza, densa di sensazioni fisiche ed emotive, apparentemente incolmabile. E se è vero che questa tensione è rintracciabile in civiltà diverse a distanza di migliaia di anni, ha senso domandarsi se continuerà ad essere colta? Cosa arriverà, per esempio, dell’inno all’amore scritto da San Paolo ai Corinzi, a chi la ascolterà un domani lontano?
È anacronistico e, probabilmente, anche inflazionato parlare di amo (1). E tuttavia, a volte abbiamo la fortuna di imbatterci in certi pensieri e di cogliere qualcosa che ci appartiene, qualcosa a cui aspirare. Non tutti sapranno ascoltare e non tutti sapranno capire. Accade però che lo scarto tra parole ed emozione si riduca fino quasi a sparire, e nasce il bisogno di condividere il messaggio perché lo senti tuo, perché è necessario, perché è importante.
(1) Dall’esperanto “amore”
CS - To have a pie in the sky
**
Irene Mathilda Alaimo (2000, Rome), attended in 2019 the first year of Painting at the Academy of Fine Arts in Rome, and then moved to Urbino where she is about to achieve her BA. Her research deals with everyday and intimate reality highlighting its magical and ritual traits, through a multimedia approach. For her first solo exhibition at CONDOTTO48 she presents To have a pie in the sky, a project focused on the utopian need for love as a starting point for human civilizations.
Adorazione, affetto, affettuosità, amicizia, ardore, aspirazione, attaccamento, attenzione, attrazione, bellezza, bene, benevolenza, brama, calore, carità, cupidigia, cura, devozione, dolcezza, desiderio, fiamma, fuoco, generosità, interesse, legame, meraviglia, passione, predilezione, presenza, relazione, solidarietà, splendore, tenerezza, trasporto, vicinanza (1).
Words are the cultural tool through which communities try to indicate, as precisely as possible, the natural sensations that animate them. However, despite the fact that many words and synonyms give the impression of being able to grasp the accuracy of each sensation, a certain gap persists, and it’s impossible to bridge it. This distance, full of physical and emotional sensations, defines our being human beings. Since this tension can be traced in different civilizations thousands of years apart, does it make sense to ask whether it will continue exist? How will “the hymn to love” written by St. Paul to the Corinthians be perceived by those who will hear it in the remote future?
Talking about amo (2) is anachronistic and, probably, inflated. And yet, sometimes we are lucky enough to come across certain thoughts and to grasp something we feel it belongs to us, something to aspire to. Not everyone will know how to listen to it and not everyone will be able to understand it. Sometimes, by the way, we feel that the gap between words and emotion is reduced almost to the point of disappearing, and arises the need to share the message because you feel it is yours, because it is necessary, because it is important.
1 Italian synonims for “love”
2 From esperanto “love"
Photo credits: Francesca Pascarelli