IL MESE DEL VENTO - PRAC - GROUP EXHIBITION
A cura di Graziano Menolascina
PRAC
Dal 30 marzo al 4 maggio 2025
Nel mese del vento
Il PRAC – Centro per l’arte contemporanea ospita Nel mese del vento, un’esperienza espositiva unica a cura di Graziano Menolascina. Il collettivo CONDOTTO48 – formato da Verdiana Bove, Francesca Romana Cicia, Emanuele Fasciani, Luca Di Terlizzi e Caterina Sammartino – trasforma gli spazi di Palazzo Liberati in un percorso sensoriale e immersivo, in cui il pubblico viene invitato a varcare la soglia di un mondo altro, fatto di memoria, scoperta e spiritualità.
La mostra esplora il tema del passaggio e della trasformazione attraverso tre installazioni collettive, ciascuna pensata per evocare una diversa dimensione interiore.
Il Portale del Cambiamento
Nella prima sala, un arco fatto di piante, fronde e cardi, incorniciato da due tende bianche in cotone, si apre come un sipario. È un varco simbolico: oltrepassandolo, il visitatore lascia alle spalle ciò che è stato per entrare in una nuova dimensione. L’arco, simbolo ancestrale di transizione e rinascita, accoglie chi è pronto a intraprendere un viaggio dentro e fuori di sé.
Il Filo della Fragilità
Nella seconda installazione, un lungo filo per stendere i panni attraversa lo spazio, con al centro un tessuto bianco di tre metri su cui è ricamata la frase:
"Il motivo per cui gli storni volteggiano in cielo in queste enormi formazioni ad oggi è sconosciuto."
Un messaggio sospeso tra il mistero e la quotidianità, che invita a riflettere sulla precarietà dell’esistenza e sulla sensibilità animale, incitando il gesto umano di stendere un tessuto con l’inspiegabile danza degli uccelli nel cielo.
Luce e Memoria
L’ultima sala si trasforma in uno spazio meditativo, in cui candele bianche emergono da cumuli di sabbia di fiume, evocando un paesaggio primordiale. Il fuoco delle candele, simbolo della conoscenza e della spiritualità, illumina il percorso del visitatore, mentre la sabbia, elemento instabile e mutevole, racconta il destino effimero delle cose. Qui la materia si mescola, segno del passaggio del tempo e della natura transitoria di ogni esperienza.
Con Nel mese del vento, l’arte diventa un rituale collettivo di trasformazione. Tra luce e ombra, fragilità e rinnovamento, il pubblico è chiamato a un’esperienza emotiva e sensoriale che lo porterà a riscoprire parti di sé o a intravedere nuovi orizzonti interiori.
Prima stanza:
Al centro: Ode, dimensioni variabili, ferro, cotone, elementi naturali, 2025
Alle pareti: Passo d'addio I, II, III, IV, V, 30x40 cm, ricamo su cotone, 2025
Seconda stanza:
Nel mese del vento, acciaio, ricamo su cotone, 180x300 cm, 2025
Terza stanza:
Buon auspicio, dimensioni variabili, sabbia di fiume, candele, argento, 2025
PRAC – Centro per l’Arte Contemporanea
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PRAC
From March 30 to May 4, 2025
In the month of the wind
The PRAC – Center for Contemporary Art hosts Nel mese del vento, a unique exhibition experience curated by Graziano Menolascina. The CONDOTTO48 collective – formed by Verdiana Bove, Francesca Romana Cicia, Emanuele Fasciani, Luca Di Terlizzi and Caterina Sammartino – transforms the spaces of Palazzo Liberati into a sensorial and immersive journey, in which the public is invited to cross the threshold of another world, made of memory, discovery and spirituality.
The exhibition explores the theme of passage and transformation through three collective installations, each designed to evoke a different interior dimension.
The Portal of Change
In the first room, an arch made of plants, fronds and thistles, framed by two white cotton curtains, opens like a curtain. It is a symbolic passage: by crossing it, the visitor leaves behind what has been to enter a new dimension. The arch, an ancestral symbol of transition and rebirth, welcomes those who are ready to embark on a journey within and outside themselves.
The Thread of Fragility
In the second installation, a long clothesline crosses the space, with a three-meter white fabric embroidered in the center:
"The reason why flocks circle in the sky in these enormous formations is unknown to this day."
A message suspended between mystery and everyday life, which invites us to reflect on the precariousness of existence and animal sensitivity, inciting the human gesture of hanging out a fabric with the inexplicable dance of birds in the sky.
Light and Memory
The last room is transformed into a meditative space, in which white candles emerge from piles of river sand, evoking a primordial landscape. The fire of candles, symbol of knowledge and spirituality, illuminates the visitor's path, while the sand, an unstable and changeable element, tells the ephemeral destiny of things. Here the matter mixes, a sign of the passage of time and the transitory nature of every experience.
With Nel mese del vento, art becomes a collective ritual of transformation. Between light and shadow, fragility and renewal, the public is called to an emotional and sensorial experience that will lead them to rediscover parts of themselves or to glimpse new inner horizons.
First room:
In the center: Ode, variable dimensions, iron, cotton, natural elements, 2025
On the walls: Passo d'addio I, II, III, IV, V, 30x40 cm, embroidery on cotton, 2025
Second room:
In the month of the wind, steel, embroidery on cotton, 180x300 cm, 2025
Third room:
Buon auspicio, variable dimensions, river sand, candles, silver, 2025
PRAC – Center for Contemporary Art
Dal 30 marzo al 4 maggio 2025
Nel mese del vento
Il PRAC – Centro per l’arte contemporanea ospita Nel mese del vento, un’esperienza espositiva unica a cura di Graziano Menolascina. Il collettivo CONDOTTO48 – formato da Verdiana Bove, Francesca Romana Cicia, Emanuele Fasciani, Luca Di Terlizzi e Caterina Sammartino – trasforma gli spazi di Palazzo Liberati in un percorso sensoriale e immersivo, in cui il pubblico viene invitato a varcare la soglia di un mondo altro, fatto di memoria, scoperta e spiritualità.
La mostra esplora il tema del passaggio e della trasformazione attraverso tre installazioni collettive, ciascuna pensata per evocare una diversa dimensione interiore.
Il Portale del Cambiamento
Nella prima sala, un arco fatto di piante, fronde e cardi, incorniciato da due tende bianche in cotone, si apre come un sipario. È un varco simbolico: oltrepassandolo, il visitatore lascia alle spalle ciò che è stato per entrare in una nuova dimensione. L’arco, simbolo ancestrale di transizione e rinascita, accoglie chi è pronto a intraprendere un viaggio dentro e fuori di sé.
Il Filo della Fragilità
Nella seconda installazione, un lungo filo per stendere i panni attraversa lo spazio, con al centro un tessuto bianco di tre metri su cui è ricamata la frase:
"Il motivo per cui gli storni volteggiano in cielo in queste enormi formazioni ad oggi è sconosciuto."
Un messaggio sospeso tra il mistero e la quotidianità, che invita a riflettere sulla precarietà dell’esistenza e sulla sensibilità animale, incitando il gesto umano di stendere un tessuto con l’inspiegabile danza degli uccelli nel cielo.
Luce e Memoria
L’ultima sala si trasforma in uno spazio meditativo, in cui candele bianche emergono da cumuli di sabbia di fiume, evocando un paesaggio primordiale. Il fuoco delle candele, simbolo della conoscenza e della spiritualità, illumina il percorso del visitatore, mentre la sabbia, elemento instabile e mutevole, racconta il destino effimero delle cose. Qui la materia si mescola, segno del passaggio del tempo e della natura transitoria di ogni esperienza.
Con Nel mese del vento, l’arte diventa un rituale collettivo di trasformazione. Tra luce e ombra, fragilità e rinnovamento, il pubblico è chiamato a un’esperienza emotiva e sensoriale che lo porterà a riscoprire parti di sé o a intravedere nuovi orizzonti interiori.
Prima stanza:
Al centro: Ode, dimensioni variabili, ferro, cotone, elementi naturali, 2025
Alle pareti: Passo d'addio I, II, III, IV, V, 30x40 cm, ricamo su cotone, 2025
Seconda stanza:
Nel mese del vento, acciaio, ricamo su cotone, 180x300 cm, 2025
Terza stanza:
Buon auspicio, dimensioni variabili, sabbia di fiume, candele, argento, 2025
PRAC – Centro per l’Arte Contemporanea
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PRAC
From March 30 to May 4, 2025
In the month of the wind
The PRAC – Center for Contemporary Art hosts Nel mese del vento, a unique exhibition experience curated by Graziano Menolascina. The CONDOTTO48 collective – formed by Verdiana Bove, Francesca Romana Cicia, Emanuele Fasciani, Luca Di Terlizzi and Caterina Sammartino – transforms the spaces of Palazzo Liberati into a sensorial and immersive journey, in which the public is invited to cross the threshold of another world, made of memory, discovery and spirituality.
The exhibition explores the theme of passage and transformation through three collective installations, each designed to evoke a different interior dimension.
The Portal of Change
In the first room, an arch made of plants, fronds and thistles, framed by two white cotton curtains, opens like a curtain. It is a symbolic passage: by crossing it, the visitor leaves behind what has been to enter a new dimension. The arch, an ancestral symbol of transition and rebirth, welcomes those who are ready to embark on a journey within and outside themselves.
The Thread of Fragility
In the second installation, a long clothesline crosses the space, with a three-meter white fabric embroidered in the center:
"The reason why flocks circle in the sky in these enormous formations is unknown to this day."
A message suspended between mystery and everyday life, which invites us to reflect on the precariousness of existence and animal sensitivity, inciting the human gesture of hanging out a fabric with the inexplicable dance of birds in the sky.
Light and Memory
The last room is transformed into a meditative space, in which white candles emerge from piles of river sand, evoking a primordial landscape. The fire of candles, symbol of knowledge and spirituality, illuminates the visitor's path, while the sand, an unstable and changeable element, tells the ephemeral destiny of things. Here the matter mixes, a sign of the passage of time and the transitory nature of every experience.
With Nel mese del vento, art becomes a collective ritual of transformation. Between light and shadow, fragility and renewal, the public is called to an emotional and sensorial experience that will lead them to rediscover parts of themselves or to glimpse new inner horizons.
First room:
In the center: Ode, variable dimensions, iron, cotton, natural elements, 2025
On the walls: Passo d'addio I, II, III, IV, V, 30x40 cm, embroidery on cotton, 2025
Second room:
In the month of the wind, steel, embroidery on cotton, 180x300 cm, 2025
Third room:
Buon auspicio, variable dimensions, river sand, candles, silver, 2025
PRAC – Center for Contemporary Art